

PERCHE' UNA LISTA DEI PROFESSORI?
Il primo anno di Università è sempre una grande incognita: non sai come sono strutturati gli esami, non conosci i professori, non sai quanto pretendono e su cosa fanno particolare attenzione.
Ma non ti preoccupare!
Il Collettivo di Giurisprudenza raccoglie ogni anno le diverse opinioni degli studenti sui professori di Giurisprudenza per facilitarti la preparazione agli esami!
CI SERVE IL TUO AIUTO!
Questa sezione del sito è in continuo aggiornamento, aiutaci a completarla!
Mandaci le descrizioni dei tuoi docenti, segnalaci quelli mancanti di cui cercavi informazioni o le cose che non ritieni corrette!
I PROFESSORI
R. ALUFFI (SISTEMI GIURIDICI COMPARATI): è competente ma un po’ noiosa, oltre al corso
obbligatorio, tiene anche corsi di diritto musulmano, delle religioni, dei paesi africani ed asiatici,
materie interessanti e di cui lei è molto appassionata (tant’è che spesso si perde nelle spiegazioni). Il programma: utili gli appunti se si frequenta, ma l’esame è sostenibile benissimo anche senza lezioni.
L’esame: tranquillo, anche se si rischia di dover attendere molte ore prima di passare vista la lentezza e lunghezza delle interrogazioni.
A. AMBROSINO (ECONOMIA POLITICA): Competente ed estremamente limpida nelle esposizioni.
Tiene molto al fatto che i concetti esposti siano chiari a tutti, e se legge disperazione negli occhi delle matricole che di matematica non capiscono niente, è disponibilissima e semplificare i concetti e a terminare in anticipo le lezioni qualora la gente cominci a svenire. Il programma: non è fondamentale avere il libro, basta prendere buoni appunti a lezione e studiare su quelli. Può aiutare l’eserciziario scritto da lei stessa, in quanto aiuta molto ai fini dell’esame. L’esame: sia scritto (a crocette) che orale (dove si corregge lo scritto e si espone una parte a scelta tra diversi argomenti proposti dalla docente).
Nulla di difficile se si segue il corso.
C. BESSO MARCHEIS (PROCEDURA CIVILE): Le lezioni sono molto noiose ma la frequenza è utile
perché ai frequentanti (la frequenza è attestata dalla raccolta delle firme in giorni casuali) è data la
possibilità di sostenere l’esame con due esoneri (soluzione massimamente conveniente per affrontare un esame tanto difficile). Appassionata di tutto quel che riguarda la mediazione, l’arbitrato et similia, tiene infatti anche dei corsi facoltativi specifici. Il programma: comunque da studiare i libri, anche se studiando benissimo le sue dispense si può arrivare ad un bel voto (su procedura civile comunque c’è un forte coordinamento organizzativo: i manuali sono gli stessi, il programma anche, le date degli appelli pure e così l’aula in cui il…supplizio ha luogo). L’esame: gli esoneri sono scritti, uno a metà e l’altro alla fine del corso, di solito tre domande di cui ognuna viene valutata da 0 a 30 e poi si fa la media; il voto degli esoneri si può rifiutare ridando la parte di programma oralmente. L’esame normale orale vede una commissione che richiede tanta precisione.
P.CASANA (STORIA DEL DIRITTO ITALIANO ED EUROPEO, STORIA DEL DIRITTO MODERNO):
frase tipica: “e grazie alla chiesa cattolica noi conosciamo il diritto così com’è ora” segue i libri di testo quasi come se leggesse e prima di ogni lezione fa un veloce riepilogo per non perdere il filo del discorso. Prende le firme. Il programma: comprando i libri di testo prima si può seguire il corso come se fosse una lettura pubblica, tanto pedestremente lo segue nelle sue lezioni. Lascia anche dei materiali su moodle a cui tiene. L’esame: è orale, si passa sia dagli assistenti che dalla professoressa, salvo specifica richiesta di passare solo da lei. Le domande sono abbastanza specifiche ma viene lasciato modo di parlare liberamente.
F.CASSELLA (DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATO, DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA,
FORME DI GOVERNO): i corsi sarebbero anche interessanti, ma il professore spesso manca
inaspettatamente (ad esempio aspetti un’oretta e poi ti dicono che la lezione è saltata), e le sue
spiegazioni non sono del tutto organiche. Il programma: comunque studiare sui libri di testo,
abbastanza agevoli. L’esame: possibile sostenere un esonero (con domande aperte molto generali) se frequentanti, e poi a fine corso si dà oralmente, nella data d’esame vera e propria, la seconda parte. Idem come sopra per la presenza del prof agli esami.
R. CATERINA (DIRITTO PRIVATO): uno dei prof. più disponibili in circolazione, il prof. Caterina
unisce la gentilezza ad un corso bello ed interessante. Maggior attenzione ai contratti tipici, più
sacrificate la famiglia e le successioni. Il programma: il manuale dipende dal corso di provenienza (è
lo stesso usato per Privato I); oltre a ciò, ovviamente, appunti e codice civile. L’esame: orale, prima con gli assistenti e poi con il prof.. La materia esige precisione e chiarezza. Attività extra: seminari. WARNING: il prof. Caterina è tra i più competenti ed informati in materia di riforma universitaria,
Dipartimenti, crediti e tabelle degli insegnamenti, e può essere un valido punto di riferimento in caso di dubbi.
A. CIATTI (DIRITTO PRIVATO): Le lezioni durano due ore consecutive, senza pausa, ma in compenso
non mancano battute e aneddoti divertenti che alleggeriscono le ore passate ad analizzare gli articoli del Codice Civile e i vari istituti. Il programma: il manuale consigliato è il suo, molto più breve rispetto a quelli adottati in altri corsi, ma allo stesso tempo estremamente ostico e artificioso. Seguire le lezioni può aiutare molto se volete capire le cose con un linguaggio del XXI secolo. L’esame: c’è l’esonero scritto a metà anno (opportunità più unica che rara per Diritto Privato!) e l’orale a fine corso.
Il professore è sempre disponibile ad aiutarvi per chiarimenti, dubbi, rispondendo tempestivamente per qualsiasi cosa.
Attività extra: seminari.
F. DASSANO (DIRITTO PENALE, DIRITTO PENALE II): direttore della Scuola di specializzazione per
le professioni legali di Torino, il docente è grande teorico della materia; ciò rende le sue lezioni molto interessanti e approfondite, ma anche estremamente impegnative: forse proprio perché abituato a confrontarsi con un pubblico di “già laureati”, tende a offrire un corso di un livello più avanzato di quello generalmente accordato a Penale I.
L’esame: riflette la difficoltà delle lezioni: il docente pretende una conoscenza approfondita della
materia, e chiede nel dettaglio sia il manuale che gli appunti presi a lezione –per cui è assolutamente consigliata la frequenza.
V.DE LORENZI (DIRITTO PRIVATO): test a crocette di preselezione con quesiti base.
Successivamente esame orale. Generalmente premia gli studenti di cui si ricorda. Le lezioni sono
abbastanza lente e vengono sottolineati più volte i concetti principali. La professoressa apprezza le domande che però siano inerenti alla materia e non di natura burocratica.
S.DELLAVALLE e J. LUTHER (DIRITTO COSTITUZIONALE II): Il corso è diviso in due moduli, uno più
internazionale di Dellavalle e uno più incentrato sulla gerarchia delle fonti, le sentenze della corte
costituzionale e i principi fondanti la costituzione italiana di Luther. Esame: le modalità per sostenere l'esame sono varie e creano spesso incomprensioni tra gli studenti. Vi è la possibilità per i frequentanti di sostenere due esoneri (uno di Dellavalle e uno di Luther, non necessariamente entrambi), che insieme di fatto costituiscono l'intero esame oppure, se si scrive una tesina di approfondimento su un argomento trattato da Dellavalle, è possibile sostenere l'esame orale di entrambi i moduli. Importante: è possibile, quando si dà l'esame scritto, sostenere un solo modulo ma SOLO se l'esame è già stato sostenuto una volta, la media dei voti dei due moduli era sufficiente ma si è scelto di non accettare uno dei due voti. Programma: è consigliato dare l'esame da frequentanti preparandolo su dispense e materiali forniti dai professori. Per i non frequentanti sul sito sono indicati i libri di testo.
M. DOGLIANI (DIRITTO COSTITUZIONALE I): poco chiaro nelle spiegazioni a lezione, tende spesso a
divagare per tantissimo tempo con discorsi anche interessanti, ma con poca attinenza vera alla
materia. Può perdere ore intere in esempi che poi non rendono chiari i concetti teorici. Pretende molta serietà dagli studenti, in primis silenzio e puntualità. Il programma: meglio procurarsi il prima
possibile il suo manuale prodotto di recente, e sul quale si basa per l’esame. A lezione è difficile restare attenti per più di dieci minuti senza il testo, che in compenso è estremamente chiaro, completo e lineare. L’esame: scritto e orale. Nulla di impossibile, studiando sul suo testo è un esame facilmente superabile con voti più che dignitosi.
M. DURANTE (FILODOFIA DEL DIRITTO): Le lezioni sono molto chiare e il professore è disposto a
fornire ulteriori chiarimenti e spiegazioni . Gli piace coinvolgere gli studenti con domande.
Generalmente gli appunti sono una buona base per la preparazione dell’ esame. L’esame è orale,
spesso fa una domanda a scelta.
R. FERRARA (DIRITTO AMMINISTRATIVO I; DIRITTO DELL’AMBIENTE): Frase tipica: “ricordatevi
sempre: il vero diritto, quello che conta sul serio, è il diritto del potere…il resto sono chiacchiere”(e vallo a spiegare ai processualisti…). Frequenti anche le citazioni di Kafka. Le sue lezioni sono di livello elevato, è interessante da seguire ma bisogna cercare di non perdere il filo del discorso, altrimenti non lo si ritrova più. Il programma: normalmente consiste in un libro scritto dal professore, solo –come per Diritto dell’Ambiente- o affiancato a parte di un altro manuale –come il Compendio del Prof. Casetta nel caso del corso istituzionale. Per gli appassionati della filosofia e della retorica il libro di Ferrara di amministrativo è piacevole, per gli altri un po’ pesantuccio (ma ricordatevi sempre del “connubio mostruoso”). L’esame: orale, come da tradizione. Il professore è certamente serio, e la materia non semplice, ma con una buona preparazione si supererà la prova senza troppi problemi. Prepararsi bene sulle leggi più importanti. Attività extra: vengono organizzati dei seminari, tenuti da assistenti che abbuonano una parte del programma.
P. FERRUA (DIRITTO PROCESSUALE PENALE II; DIRITTO DELLE PROVE PENALI) Frase tipica: “se
un testimone viene interrogato dal pm e dichiara NERO, poi viene in dibattimento e dichiara BIANCO, il giudice potrà credere a BIANCO oppure no, ma non potrà mai credere a NERO!”, il tutto pizzicando la “r”.
Sempre disponibile, molto chiaro e dialogico con l’uditorio, le sue lezioni sono molto seguite. È tra i più amati di tutta la Facoltà. Il programma: la preparazione avviene sui manuali consigliati (che in genere sono scritti da lui) per i corsi tenuti solo da lui. Per uno dei corsi di Diritto Processuale Penale II, tenuto per metà da lui e per l’altra metà dalla professoressa Gambini, il suo manuale copre logicamente la prima metà del programma. In ogni caso, la frequenza può far solo bene. L’esame: sempre e solo orale. Nel caso del corso svolto in coabitazione con la Gambini, una/due domande arrivano da quest’ultima ed altrettante da Ferrua, ciascuno sulla parte di programma di propria competenza. Entrambi i professori sono apprezzati per la loro grande correttezza. Attività extra: talvolta vengono organizzati dei seminari, spesso in collaborazione tra i due professori.
S. FIORI (ECONOMIA POLITICA) Frase tipica: “Come vi avevo già spiegato l’altra volta…” spiega con
chiarezza, ma tende a insistere su concetti banali. Il programma: segue il manuale adottato. L'esame: scritto, con possibilità di colloquio per modificare il voto (in entrambi i sensi). Non perderete le nottate a prepararlo. Attività extra: seminari.
C.E. GALLO (DIRITTO AMMINISTRATIVO I, II) Frase tipica: “Un giorno mi arriva in studio un signore, e
mi dice…” simpatia, chiarezza, esempi pratici. Non vi addormenterete a lezione. Alcuni trovano il suo senso dell’umorismo un pò irritante. Il programma: quello classico, indicato su tutti i manuali. Per Amm. II (giustizia amministrativa) il suo manuale è adottato anche dai colleghi. L’esame: orale. Non una passeggiata, ma neanche
eccessivamente difficile. Esoneri scritti.
Attività extra: seminari.
WARNING: se vi dice che l’esonero sarà valido fino alla data X e non oltre, non scherza. Non ci sono santi, né tragedie personali che tengano.
P. GALLO (DIRITTO CIVILE) Frase tipica:non ce ne sono. In genere la sua esposizione ricalca il
contenuto (e la forma…) del manuale. Certamente molto preparato, ma non molto coinvolgente Il
programma: bastano il suo manuale ed il codice civile, ovviamente aggiornato e non commentato.
Bastano si fa per dire: orale, o con uno degli assistenti oppure con il professore. C’è chi preferisce i
primi, e chi invece il secondo: questione di gusti e di esperienze personali. Nessuno di questi è
particolarmente cattivo, il problema è la difficoltà dell’esame, per cui stu-dia-te!
E. GENTA (STORIA DEL DIRITTO ITALIANO ED EUROPEO, STORIA DEL DIRITTO CONTEMPORANEO): Spiega bene a lezione, talvolta chiamando anche professori da fuori, i suoi appunti tornano utili. Il programma: per i frequentanti appunti e due libri, di cui uno suo e un altro di Pene Vidari; spesso, i non frequentanti hanno un libro in più (che spesso, però, viene comunque trascurato). L’esame: orale, lui è soprannominato “Genta trenta”, più severi gli assistenti.
G. GRAZIADEI (DIRITTO PRIVATO COMPARATO, DIRITTO COMPARATO DEI CONTRATTI, SISTEMI
GIURIDICI COMPARATI, DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE): Frase tipica: “Lo sapevate?”
l’esposizione è interessante, ma il tono di voce è un potente sonnifero. Il programma: manuale
adottato, più integrazioni. Importati gli appunti. Attività extra: interventi di esterni a lezione
(avvocati, docenti stranieri), molto interessanti.
F. GORIA (DIRITTO PRIVATO ROMANO, DIRITTO ROMANO II, DIRITTO ROMANO ED ESEGESI
DELLE FONTI): persona assai colta ed attento studioso, il prof. Goria tende ad un approccio
rigorosamente classico all’insegnamento (leggi: lezioni frontali e poco interattive); questo, unito ad
uno stile espositivo non troppo coinvolgente, potrebbe scoraggiare alcuni studenti nella frequenza
delle lezioni. Il programma: per quanto riguarda Diritto Privato Romano, il programma “classico” – e
di lì non si scappa; per i frequentanti è possibile studiare la versione ridotta del manuale di M.
Marrone, assai più sintetica. Il corso di Diritto Romano II, da studiarsi sugli appunti e sul materiale
didattico fornito a lezione, si propone invece di studiare azioni subite da alcuni importanti strumenti del processo civile romano fra l’età classica e quella giustinianea; come si comprende, un corso per appassionati. L’esame: l’esame di Diritto Privato Romano è notoriamente difficile: gli studenti accedono alla prova orale previo superamento di una preliminare prova scritta, consistente nella necessità di dare risposta, in forma libera e nello spazio di un’ora, a tre domande relative a tre diversi argomenti del corso… buona fortuna. Diritto Romano II, invece, è decisamente più accessibile, non solo perché sono organizzati degli esoneri scritti, ma anche perché il programma è assai più ridotto.
E. GREPPI (DIRITTO INTERNAZIONALE –E TUTTI GLI ANNESSI-, INTERNATIONAL
INSTITUTIONAL LAW): innamorato della materia che spiega, a lezione è molto chiaro. Le lezioni sono
piacevoli, arricchite dai numerosi aneddoti che il professore ama raccontare e da alcuni study-cases. Chi frequenta a fine corso può dire di conoscere davvero gli aspetti istituzionali del diritto
internazionale. Il programma: è diverso per i non frequentanti, che possono studiare su qualsiasi
manuale, e i frequentanti: per questi ultimi, si richiede la preparazione sugli appunti, che nel corso di diritto internazionale approfondiscono in particolare il tema della giustizia internazionale e della
tutela dei diritti umani. A lezione si lavora direttamente sui trattati fondamentali, mentre per i non
frequentanti è richiesta la sola preparazione sul manuale. L'esame: si svolge in forma scritta per i
frequentanti, orale per i non frequentanti. Attività extra: a parte i seminari, il professore è un
continuo promotore di incontri e convegni in cui vengono approfonditi i temi trattati a lezione da
studiosi e professionisti: una grossa opportunità offerta agli studenti, che hanno occasione di entrare nel vivo di una materia già affascinante. E’ inoltre tra i responsabili del programma di studio all’estero CTLS….vedi parte sulla mobilità internazionale.
C. F. GROSSO (DIRITTO PENALE II). Frase tipica: “Fin qui è tutto chiaro?” oltre che un principe del
foro, è anche un ottimo professore. Se non capite qualcosa o se sta parlando con il microfono spento, non fatevi intimorire e ditelo subito: il prof. Grosso può sembrare feroce ma non lo è. Ormai, tuttavia, è un po’ attempato. Il programma: per i frequentanti sono sufficienti gli appunti delle lezioni, se presi bene e assiduamente. Data l'ampiezza della materia, è un vantaggio incalcolabile. La frequenza, perciò, è molto consigliata. L'esame: di media difficoltà, orale o scritto a scelta dello studente. Non sono previsti esoneri.
Attività correlate: seminari.
E. GROSSO (DIRITTO COSTITUZIONALE E DIRITTO COSTITUZIONALE II): essendo un professore
giovane, sa bene (meglio di molti altri suoi colleghi) come farsi capire dagli studenti, e questo è un
pregio, soprattutto considerando che chi studia Costituzionale è ai primi approcci con il diritto. La
(relativamente) giovane età però non vuol dire affatto inesperienza e tanto meno limitata
preparazione: le sue lezioni sono sempre interessanti. Il programma: come sempre un buon manuale di Diritto costituzionale (Bin-Pitruzzella o Caretti-De Siervo), basta seguire i consigli del docente in proposito. Gli appunti delle lezioni sono sicuramente utili ad “entrare” prima nella materia, ma non bastano ai fini dell’esame. L’esame: esoneri scritti per chi frequenta, altrimenti orale in un’unica fase.
Dando molto agli studenti, il professore pretende di conseguenza, ma senza sconfinare
nell’irragionevole. Extra: seminari.
D. IZZI (DIRITTO DEL LAVORO, DIRITTO DEL LAVORO DELL’U.E): è la pupilla di Roccella, che ha
preso il posto del grande professore venuto a mancare. Le sue lezioni sono interessanti, seguono a
grandi linee le spiegazioni dei manuali ma approfondiscono profili di attualità. Il programma: per
diritto del lavoro, soliti diritto sindacale e il Roccella sul lavoro subordinato….luuungo ma interessante.
L’esame: orale, possibilità di un esonero scritto per togliersi la parte di diritto sindacale. Comunque
interrogazioni serie ma senza eccessiva severità, basta studiare.
L. LENTI (DIRITTO PRIVATO, DIRITTO CIVILE, DIRITTO DELLE RELIGIONI): Frase tipica: “ Aprite i
codici all’articolo…” la precisione e la competenza fatte a persona. Un vero incubo per chi non ha
eccessiva simpatia per il diritto privato, quasi una guida spirituale per chi ha la voglia di studiare
duramente. Il programma: un qualsiasi manuale di Diritto Privato e gli appunti, ma soprattutto (ve lo ripeterà fino alla morte) gli articoli del codice civile. L’esame: orale, prima con gli assistenti e poi con il prof. Grande severità nelle valutazioni, ma anche gentilezza e capacità di interloquire con gli studenti.
Attività extra: seminari.
G. LICCI (DIRITTO PENALE, DIRITTO PENALE COMPARATO, CRIMINOLOGIA): Frase tipica: “Was A,
zoll B sein…” ottimo l’eloquio, vastissima la cultura, spaventosa l’erudizione. Le citazioni di interi
periodi in tedesco provocano l’ilarità generale. Il programma: non segue alcun manuale.
Fondamentali gli appunti. L’esame: la sola idea del confronto con il docente mette ansia, ma l’esame si rivela di media difficoltà. Attività extra: seminari. WARNING: essendo stato in passato professore di filosofia del diritto, è molto interessato a cercare l’interrelazione tra la materia precedente e quella attualmente insegnata. Le teorie del prof. Licci su punti fondamentali della materia sono contrarie a quelle della maggior parte dei docenti e agli orientamenti della giurisprudenza. Consigliabile, per gli interessati al diritto penale, la lettura di un manuale “ortodosso” in aggiunta agli appunti.
F. LUNARDON (DIRITTO DEL LAVORO): la professoressa è molto in gamba nel riuscire a tenere viva
l’attenzione della classe durante le sue lezioni; la sua spiegazione segue pedissequamente quella del manuale, nella forma e nel contenuto (ma proprio per questo, se una critica possiamo muoverle, manca di approfondire la materia oltre il testo di riferimento).
Per quanto riguarda l’esame sono sufficienti gli appunti (integrati dal manuale per la trattazione degli argomenti del programma non affrontati in classe), per cui la frequenza è consigliata caldamente.
Generalmente la professoressa dà la possibilità ai frequentanti di sostenere l’esame in forma di
esonero scritto prima dell’inizio della sessione; la prova non è difficile e i voti sono abbastanza alti.
G. MARZO (DIRITTO PRIVATO) Frase tipica: “Se non vi interessa l’argomento, arrangiatevi da soli e poi mi divertirò il giorno dell’esame…” la fama di prof. severa ed esigente la precede e purtroppo…è tutto vero! Avvocatessa in carriera, la prof Marzo è convinta che si debbano ingurgitare norme di Diritto privato a colazione-pranzo-cena per almeno sei mesi prima di azzardare una candidatura all’esame, ma non vi lasciate spaventare! L’importante è concentrarsi metodicamente sulla materia in modo da coglierne le logiche ed i meccanismi di maggior rilievo. Il programma: vi verrà suggerito il manuale di F. Galgano, chiaro e completo, che, studiato attentamente insieme al Codice civile (da conoscere nelle sue strutture fondamentali, nessuno vi chiederà gli articoli a memoria), sarà sufficiente per un’ottima preparazione. L’esame: orale. Prima passerete dagli assistenti, poi dalla prof. E’ di grande aiuto seguire gli esami precedenti al vostro per affinare la preparazione sulle domande (circa una trentina) che si ripetono di continuo. Ovviamente non potrete sfuggire ad un quesito sul libro IV del Codice! Per non innervosire la Marzo, vi consigliamo un abbigliamento serio il giorno dell’esame (una pancia scoperta potrebbe giocare molto a vostro sfavore!) . Attività extra: seminari.
U. MATTEI (DIRITTO CIVILE) Frase tipica: “Se non volete finire a ingrossare le file della retorica
dominante...” dinamico, anticonformista, senza dubbio una mosca bianca del nostro Dipartimento. Il suo approccio alla materia è assolutamente originale. Il programma: il suo corso di Diritto Civile è dedicato alla proprietà, con particolare attenzione al tema dei beni comuni, a lui molto caro. Una scelta senza dubbio interessante. Non elimina certamente la necessità di ristudiarsi tutto il diritto dei contratti prima di affrontare qualsiasi concorso o prova post lauream. L'esame: orale. Agevolazioni per i frequentanti. Attività extra: da diversi anni il prof. Mattei e i suoi collaboratori organizzano una competizione a squadre, aperta a tutti gli studenti del corso (e generalmente obbligatoria per i frequentanti): le famose moot courts. Squadre di sei studenti ciascuna devono difendere con una memoria scritta ed una esposizione orale le parti di un'ipotetica causa civile. Turni settimanali, eliminazione diretta. Un'esperienza da non perdere.
S. MIRATE (DIRITTO AMMINISTRATIVO COMPARATO): Frase tipica: "Vi vedo molto stanchi,
riprendiamo domani" stile un po' da maestra elementare, ce la mette tutta per rendere interessanti le lezioni. Grande disponibilità a rispiegare e venire incontro alle richieste degli studenti. Programma: il diritto amministrativo in Francia e Regno Unito, con cenni agli Stati Uniti, al diritto comunitario e al sistema della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, il tutto senza particolari tecnicismi. Per i frequentanti sono sufficienti gli appunti delle lezioni e la lettura di un articolo di S. Cassese, manuale per i non frequentanti. Chi può seguire solo parte delle lezioni può concordare un programma alternativo. Esame: facile, soprattutto per i frequentanti, che possono anche beneficiare di un pre-appello alla fine del corso. Attività extra: seminario tenuto dalla docente.
P.G MONATERI (DIRITTO CIVILE, DIRITTO E LETTERATURA): tristemente noto per le vicende di
cronaca di quest’ultimo anno, è in realtà un ottimo professore. Non spicca per grandi doti relazionali con gli studenti, ma le sue lezioni sono estremamente interessanti e ricche di spunti. Il programma: complesso il corso di diritto civile sulla responsabilità, da studiare attentamente; peculiare quello di diritto e letteratura, in cui preparando un “abstract” su un’opera a scelta, si viene valutati per l’intero esame. L’esame: per diritto civile orale tradizionale, molta severità anche da parte degli assistenti.
E. MONGIANO (STORIA DEL DIRITTO ITALIANO ED EUROPEO, ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO
ITALIANO, FONTI E INTERPRETAZIONE NELLA STORIA GIURIDICA, INTRODUCTION HISTORIQUE AU
DROIT FRANCAIS, STORIA DELLE FONTI E DEL PENSIERO GIURIDICO): spiega con calma e in modo
chiaro ed è quindi facile prendere appunti. Il programma: utile lo studio sui libri di testo adottati e
ancora di più quello sugli appunti (soprattutto se all'esame si viene interrogati dalla professoressa).
L'esame: è orale e non è particolarmente difficile. Specialmente gli assistenti pretendono la conoscenza dei termini specifici.
P. MONTALENTI (DIRITTO COMMERCIALE I, II): la materia è complessa e non divertente. Il
Professore, uno dei più importanti studiosi italiani del campo, riesce ad essere chiaro, ma le lezioni
restano non semplicissime da seguire. ll programma: il manuale, che va saputo per filo e per segno.
Gli appunti servono ad approfondire una serie di aspetti concettuali, e ad organizzare meglio lo studio.
L'esame: orale, con il docente o con gli assistenti. L'esame è molto difficile, ma la commissione è una delle più corrette e obiettive che si incontrino in facoltà. Attività extra: seminari.
F.MORNATI (ECONOMIA POLITICA, STORIA ECONOMICA ): professore molto competente e
preparato, è disposto a spiegare molte volte concetti anche semplici affinchè essi possano essere
afferrati da studenti che arrivano da formazioni diverse. E' sempre disponibile per domande e
chiarimenti sia nelle pause che durante il suo orario di ricevimento. Il programma: il corso consiste
principalmente nella trattazione di due argomenti: microeconomia e macroeconomia. L'esame:
previsti due esoneri durante l'anno (a crocette, uno di micro e uno di macroeconomia) superati i
si procede ad un breve esame orale. Per chi non abbia dato gli esoneri un test composto da 30
precede l'orale. Come dice Mornati stesso per la preparazione dell'esame è sufficiente seguire le
lezioni e prendere appunti; il libro di testo (nonostante l'abbia scritto lui) non è strettamente
necessario.
P.G. MOTTA (ECONOMIA POLITICA, STATISTICA, ECONOMIA AZIENDALE PROGREDITA) Frase
tipica: “Sono la pistola più veloce del Piemonte…” riesce ad esporre in modo interessante e poco noioso una materia di per sé poco giuridica e poco discorsiva. Il programma: è previsto l’uso di un manuale, ma gli appunti delle lezioni sono più che sufficienti. L’esame: prova scritta a crocette seguita da colloquio orale. L’esame è abbastanza facile ed il docente riesce a mettere lo studente a proprio agio, concentrandosi soprattutto sugli aspetti di ragionamento ed evitando domande mnemoniche.
Attività extra: un seminario.
WARNING: il docente tiene anche un corso facoltativo di statistica, con
esame solo scritto. Anche in questo caso sono sufficienti gli appunti delle lezioni.
P. NERHOT (FILOSOFIA DEL DIRITTO II) Frase tipica: “e va da sé che…questa considerascione è
triviale…percui bon bon…”(il professore, come suggeriscono nome e cognome, è francese): estremamente cortese e disponibile nei confronti di tutti gli studenti. Il programma: generalmente almeno uno dei libri fatti adottare è scritto da lui. Per chi fosse particolarmente interessato alla materia, si suggerisce la frequenza alle lezioni- che dà diritto ad un programma “personalizzato”- ma soprattutto ai seminari tenuti dal docente e dall’ottimo dottor Massimo Durante. L’esame: un’esperienza…in tutti i sensi. Per chi ha frequentato e “si è fatto vedere e conoscere”, i vantaggi saranno proporzionati.
Attività extra: cercate di non farlo arrabbiare chiacchierando mentre spiega, altrimenti il suo autocontrollo tipicamente francese va in pezzi!
S. NOVARETTI (DIRITTO CINESE): la docente insegna con passione la sua materia, il programma è
diviso essenzialmente in una parte più storica e una più inerente agli istituti di diritto cinese. Il corso prevede alcune lezioni tenute da esperti dei vari settori. Esame: vi è la possibilità di sostenere un esonero scritto oppure un orale negli appelli ordinari. Non è un esame particolarmente difficile ma il programma è comunque abbastanza corposo. Per i frequentanti l'esame è da preparare con appunti e slides (prende le firme), mentre per i non frequentanti l'esame verserà su un libro di testo massiccio e non molto facile da reperire in lingua inglese (scelta sconsigliata)
E. PALICI DI SUNI (DIRITTO PUBBLICO COMPARATO, DIRITTO COSTITUZIONALE II, GIUSTIZIA
COSTITUZIONALE COMPARATA): Sicuramente disponibile con chi la segue, sia al ricevimento sia a
lezione. Chi non capisce al primo approccio può ottenere facilmente una nuova illustrazione di quanto già spiegato. Nel complesso, però, lezioni piuttosto noiose. Il programma: grossomodo lo stesso degli altri corsi per Diritto costituzionale. Per Pubblico comparato invece l’esame è da preparare su uno o più manuali scritti dalla docente. L’esame: orale, con possibilità di esonero scritto su metà programma per i frequentanti.
U. PAGALLO (FILOSOFIA DEL DIRITTO): Solo alcune frasi tipiche (ne ha tantissime): “Repetita Juvent”
o “Vi lascio tornare allo stato di natura, buon weekend”.Tutto ciò che vi passa per la testa quando
pensate a un corso di filosofia del diritto, non corrisponderà mai a ciò che effettivamente dovrete
studiare con Pagallo. Per di più, il docente è altezzoso, usa continuamente anglicismi, è assolutamente disorganico nei discorsi. Il programma: Il manuale è il suo, con tanto di auto-citazioni. Droni, robot, teorie sul controllo di massa attraverso i social network e la nostra dipendenza da internet. Non che non sia interessante, ma quando esci dall’esame non hai ancora capito che cosa hai studiato esattamente. A fine corso però vi porta un robot umanoide molto tenero che fa un sacco di cose carine.
Una specie di Emilio è meglio per adulti nerd. L’esame: orale, un terno al lotto: iniziate a parlare, vi
interrompe, fa considerazioni sui suoi studi d’avanguardia, e voi non avete idea del perché lo faccia. Vi tiene sotto torchio in media quaranta minuti, e potete uscirne con un trenta come con un diciotto. Vero è che se avete studiato è difficile che andiate male, come quasi sempre. Vivamente consigliato presentarsi al primo appello. Attività extra: conferenze di per sé molto interessanti sulle nuove sfide giuridiche nell’era della tecnologia imperante.
B. PASA (SISTEMI GIURIDICI COMPARATI): qualcuno forse inizierà a frequentare il corso perché è
bella e giovane, ma poi verrà coinvolto dalla sua chiarezza e dalla sua preparazione nelle materie
trattate. Il programma: il manuale di riferimento è quello del prof. Ajani, ma trattandosi di un testo
piuttosto frammentario è caldamente consigliata l’integrazione delle nozioni con gli appunti presi a
lezione. L’esame: due esoneri scritti oppure interrogazione orale complessiva. Se uno dei due esoneri va male, si può anche optare per discutere oralmente solo il programma corrispondente. Attività extra: seminari, di cui uno molto interessante in lingua spagnola.
M. PELISSERO (DIRITTO PENALE I ) Frase tipica: "Il problema più delicato postosi in giurisprudenza
riguarda…" grande chiarezza, precisione, estrema cortesia. Programma: per i frequentanti, gli
appunti delle lezioni e materiale messo a disposizione dal docente su klips. Attenzione prevalente
rivolta alla giurisprudenza, spesso molto recente. Esame: orale, il professore giudica con mitezza per quanto pretenda precisione, più duri gli assistenti. Attività extra: seminari.
D. PETRINI (DIRITTO PENALE DEL LAVORO) Frase tipica: “fate silenzio, per piacere…” molto amato
dagli studenti per simpatia e chiarezza nell’esposizione. Il programma: se frequentanti, e soprattutto se si fanno gli esoneri che normalmente il professore organizza, bastano gli appunti delle lezioni.
L’esame: Non particolarmente facile; rifiutare il voto solitamente non è una mossa azzeccata.
F. PIZZETTI (DIRITTO COSTITUZIONALE II, DIRITTO COSTITUZIONALE REGIONALE) Frase tipica:
“…e via enumerando…” estremamente competente nelle materie che tratta, il prof. Pizzetti ha talvolta delle difficoltà a mantenere la disciplina e l’ordine nel suo corso. Il programma: i due manuali più utilizzati sono il Caretti-De Siervo ed il Bin-Pitruzzella. Quest’ultimo è più schematico e fruibile, senza per questo sacrificare eccessivamente la completezza: quindi consigliato! L’esame: scritto o orale, prima con gli assistenti e dopo con il prof. Media severità, richiesta una minima capacità di orientarsi nel mondo dei poteri costituzionali attraverso la lettura di quotidiani (e ci mancherebbe altro…).
Attività extra: seminari.
O. PORCHIA (DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA, DIRITTO DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA): chiara
nelle spiegazioni, che però non sono eccessivamente approfondite. I corsi sono arricchiti da alcuni
study-case. La professoressa mette tutto il materiale cui si fa riferimento a lezione, a disposizione degli studenti sul sito di facoltà. Il programma: il manuale segnalato a lezione; si richiede inoltre la
conoscenza diretta dei trattati e di alcune sentenze, in particolar modo per quanto riguarda il corso di Diritto dell'Unione Europea. L'esame: si svolge in forma scritta, con 25 domande chiuse e 2 aperte: non particolarmente ostico, ma da affrontare con serietà. Inoltre due “test di autovalutazione” svolti durante l’anno aiutano a comporre il voto finale. Attività extra: seminari; dato il settore, spesso viene proposto agli studenti di partecipare a conferenze e incontri: è un ottimo mezzo di approfondimento dei temi trattati a lezione.
G.PORRO (DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA): l'esposizione della materia è molto chiara e
schematica, tanto che, pur essendo necessario prepararsi anche sul libro di testo, gli appunti da soli
forniscono una valida preparazione per l'esame. Vengono spesso a tenere alcune lezioni degli esperti di vari settori. Alcune di queste lezioni non sono fondamentali ai fini dell'esame, altre invece sono importantissime. Esame: l'esame è scritto. Il professore pretende precisione, quindi l'esame non è un passeggiata ma non è neanche eccessivamente difficile, soprattutto per i frequentanti.
A. RONCO (DIRITTO PROCESSUALE CIVILE I, TEORIA GENERALE DEL PROCESSO) Frase tipica (il
venerdì alla fine della lezione): “buon weekend!” amato dagli studenti, ed ancor più dalle studentesse, per varie ragioni, su tutte per la signorilità, la disponibilità e la capacità di far appassionare, in molti casi, l’uditorio alla procedura civile. Il prof. Chiarloni -“maestro” della procedura civile a Torino e non solo- è solito dire di lui in pubblico che “è uno dei migliori docenti del nostro Dipartimento”. Non serve aggiungere altro. Il programma: le lezioni sono sempre piacevoli da seguire, ma la materia è assai complessa e tecnica. Dunque andate pure a lezione, ma sappiate che gli appunti, per quanto ben presi, non sostituiscono i due volumi del Mandrioli ed il codice di procedura civile. Come del resto accade con tutti i professori della materia. L’esame: orale alla vecchia maniera. Procedura civile (in specie l’esame da 9 cfu, che comprende anche il giudizio di cognizione ed il rito del lavoro) è una delle prove più ardue dei cinque anni. Ad interrogare è sempre il professore, con l’aiuto di un giovane assistente: sarà dura, ma la vostra preparazione verrà sempre valutata senza sbalzi di umore e con obiettività, nel bene e nel male. Avvertenze: non ci sono seminari, ed è possibile alternare altri testi al (completissimo, ma poco accattivante per impostazione grafica ed esposizione) Mandrioli. Il professore però all’esame si basa su quest’ultimo testo, al pari di tutti i suoi colleghi, quindi…
M. ROSBOCH (STORIA DEL DIRITTO ITALIANO ED EUROPEO): Un professore non troppo differente
da buoni professori di storia delle scuole superiori. Chiaro nella spiegazione dei concetti. Il
programma: programma semplice, per il quale basta seguire le lezioni e integrare gli appunti a una o due letture al manuale di Pene Vidari, per avere una conoscenza più che dignitosa degli argomenti oggetto d’esame. Consigliato leggere i due libricini che suggerisce a inizio corso, sia perché utili a un’infarinatura generale del mondo del diritto, sia perché sono oggetto della prova d’esame. L’esame: orale, per nulla difficile, spesso affrontato per primo dalle matricole del corso per “rompere il ghiaccio” con il mondo degli esami universitari. Il docente tende a salvare i disperati e ad alzare di massimo un punto. L’esame ce lo si gioca con gli assistenti.
A. ROSSI (DIRITTO PENALE COMMERCIALE, DIRITTO PENALE I E II) Frase tipica: “…una norma
insufficiente in punto effettività…” persona estremamente precisa e competente, esposizione
velocissima, linguaggio iper-tecnico (talvolta sin troppo). Grande attenzione al contesto sociale e
politico in cui le norme penali nascono e vengono applicate. Numerosi interventi di personaggi del
mondo della giustizia penale torinese ed italiana. In definitiva assai interessante. Il programma: in
molti scelgono questo corso perché non occorrono manuali, solo gli appunti e le fotocopie messe a
disposizione dalla docente. L’esame: orale, con assistente e prof. contemporaneamente. Più che
fattibile con una discreta dose di studio. Voti intermedi assai rari: o 28 o bocciati… Attività extra:
seminari e cicli di conferenze.
M. SALVADORI (DIRITTO INTERNAZIONALE, DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E
PROCESSUALE): per quanto riguarda il corso istituzionale, non è nota per ammaliare la platea, ed
oltretutto non fa differenza tra frequentanti e non. Il programma: il manuale assegnato, spesso il
Focarelli che non risulta particolarmente interessante. L’esame: orale da tradizione, professoressa ed assistenti seri ed abbastanza severi.
C. SARZOTTI (FILOSOFIA DEL DIRITTO I E II, SOCIOLOGIA GIURIDICO PENALE) Frase tipica: “Oggi
vi leggerò un brano tratto da Bertold Brecht, mentre domani guarderemo un film...”. Il docente: sa
esporre la materia in termini chiari, ed evidenziare i contenuti fondamentali. Fa spesso uso di
strumenti multimediali, lezioni integrative da parte di esterni, visite guidate nei Tribunali e nelle
carceri. I frequentanti non si annoieranno. Il programma: generalmente ci sono uno o più testi di
base. Il corso ne segue il filo. L'esame: orale. Attività extra: seminari.
S. SICARDI (DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE) Frase tipica: “smettiamo di ciurlare nel
manico”. Il docente: certamente molto preparato, solito alzare, poi abbassare ed infine ruotare il collo mentre spiega. Il programma: si tratta di un corso molto particolare, che viene attivato ogni anno (ed ogni anno bisogna aspettare mesi per sapere gli orari delle relative lezioni…) ed è diviso in moduli didattici: il prof. Sicardi cura quello relativo al diritto pubblico. Il corso è consigliabile per chi abbia intenzione di fare esperienze di studio in Francia: è pertanto opportuno programmare per tempo il suo inserimento nel carico didattico e sostenere senza indugio il relativo esame, avendo cura di aver già dato prima di esso Sistemi giuridici comparati. L’articolazione di questo corso praticamente “obbliga” gli interessati alla frequenza. L’esame: sono previsti vari moduli didattici e l’articolazione dell’esame andrà di conseguenza.
G. VALDITARA (DIRITTO PRIVATO ROMANO): Frase tipica: “Avanti ditemelo voi... Siete giuristi
ormai!” Per quanto non possa sembrare ascoltandolo, è sicuramente il professore con il quale conviene sostenere uno degli esami più ostici dell’intera carriera universitaria. Tra tutti, non è forse il miglior professore nell’esposizione dei concetti, ma dà molto peso al ragionamento sulle fattispecie giuridiche comparandole a quelle del diritto privato attuale. Il programma: Divide il programma con il Prof. Sciandrello, che tiene lezioni molto leggere e stimolanti, malgrado la natura infernale della materia. Seguono entrambi il manuale consigliato. ATTENZIONE! Taglia dal programma le donazioni e le successioni, sostituendole a un suo libro di approfondimento del danno aquiliano, sul quale tiene anche un seminario. L’esame: Orale e scritto. Non è detto che passando la prima parte non si possa essere bocciati all’orale, tuttavia, nel male, è il professore di Diritto Romano Privato con il quale è più facile, o meglio, meno difficile, passare l’esame.
G. P. VOENA (PROCEDURA PENALE): la materia è complessa e difficile, ed il professore ce la mette
tutta a renderla interessante, con risultati alterni. Vagamente estenuante il suo difficile rapporto con il microfono, che non aiuta la concentrazione. Il programma: i manuali indicati, gli appunti ed il codice di procedura penale. L’esame: orale, con gli assistenti e con il docente. I voti sono scarsetti. Attività extra: seminari che, per dirla con le parole del prof., aiutano a “fiscalizzare” qualche voto in più all’esame.
G. ZAGREBELSKY (DIRITTO COSTITUZIONALE): ottimo professore, indubbiamente all'altezza della
sua fama. Le lezioni, che comprendono nozioni, parentesi ed aneddoti, sono interessanti ed
appassionanti. Il programma: il professore segue abbastanza il libro di testo che, per i frequentanti, è da integrare con gli appunti. L'esame: è orale ed è da sostenere di fronte a Zagrebelsky e ad un paio di assistenti contemporaneamente.
P.L. ZANNINI (DIRITTO ROMANO, ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO) Frase tipica: “Ciò
che conta è comprendere la prospettiva storica!”. Profondo amante della disciplina che insegna (di
sicuro non tra le più esaltanti in cui ci si possa imbattere), nonché sostenitore della strana idea che, per farsi le ossa, gli studenti debbano imparare a soffrire come lui ha sofferto a suo tempo. Il programma: il manuale indicato sulla guida. Meglio non scegliere la scorciatoia del compendio, visto che all’esame si viene regolarmente interrogati su un argomento contenuto sono nella versione integrale… L’esame: uno dei più difficili del primo anno, assieme a Privato. Si comincia con tre domande scritte a risposta aperta, il vero scoglio; per i fortunati che passano gli scritti, segue a breve distanza l’orale, tramite cui il voto può essere ritoccato verso l’alto o verso il basso. Essere bocciati all’orale dopo aver superato lo scritto è difficile, ma talvolta capita. Attività extra: seminari.
I. ZUANAZZI (DIRITTO ECCLESIASTICO I; DIRITTO CANONICO I, DIRITTO COMPARATO DELLE
RELIGIONI, DIRITTI E RELIGIONI NEI PAESI EUROPEI): molto competente e anche chiara nella
spiegazione, prende le firme. Il programma: per chi frequenta, appunti delle lezioni e le eventuali
sentenze portate in aula. Altrimenti i manuali indicati. L’esame: sempre orale, normalmente con
serenità e senza traumi. In ogni caso, per chi studia con serietà non c’è da aver paura.
F. ZUCCOTTI (DIRITTO PRIVATO ROMANO, DIRITTO GRECO ANTICO, STORIA DEL DIRITTO
PUBBLICO ROMANO, STORIA DEI DIRITTI DELL’ANTICHITA’) Frase tipica: “Ricordatevi che, in
origine, i patrizi erano contadini e i plebei dei pecorai…”. Inutile nasconderlo, la materia è quello che è. Il docente anche. Il programma: tradizionale. Il corso è istituzionale. Raramente vengono affrontati a lezione tutti gli istituti che saranno oggetto dell’esame. Fondamentale l’inquadramento storico. L’esame: ve lo ricorderete per anni e anni, e non sarà un bel ricordare. Ma con altri docenti non pensate che sia meglio. Più fattibili gli esami facoltativi.